Cos’è la vernice epossidica, quando e per cosa si usa e quali sono i vantaggi.
Hai mai sentito parlare di vernice epossidica? In questo articolo vedremo nel dettaglio tutte le caratteristiche principali e per cosa viene usata.
Cos’è la vernice epossidica
La vernice epossidica, o meglio le vernici epossidiche, sono una gamma di vernici che hanno un elemento unificante comune: un legante costituito da resine epossidiche. La presenza di un legante resinoso crea, nel momento in cui questo tipo di vernice viene in contatto con altre superfici, un film sottile e resistente.
Esistono due tipi di vernice epossidica, quella in polvere e quella liquida. Entrambe però sono costituite dagli stessi elementi fondamentali:
- il legante, ovvero la resina epossidica, elemento imprescindibile che polimerizzando ingloba tutti gli altri elementi e va a inglobare l’oggetto verniciato;
- il solvente, che tende invece a liquefare i componenti della miscela;
- il pigmento, che dà la colorazione alla vernice;
- gli additivi, aggiunti nel caso serva donare particolari caratteristiche a quella vernice.
Quando usarle
La vernice epossidica per industria viene utilizzata principalmente nella formulazione di primer anticorrosivi grazie alla sua elevata adesione alle diverse tipologie di supporto, come: ferro, ghisa, acciaio zincato, alluminio e leghe leggere.
Viene inoltre impiegata nei cicli di verniciatura industriale con finiture e nel processo di verniciatura per elettroforesi, un trattamento protettivo in grado di conferire una notevole resistenza alla corrosione a manufatti in ferro, acciaio e altri metalli, purché conduttori di corrente.
Inoltre questa vernice viene utilizzata per:
- impermeabilizzare solai e pareti;
- ricoprire massetti di calcestruzzo;
- per verniciare barche, e in carrozzeria per verniciare vano motore e sotto cofano;
- per impermeabilizzare piscine;
- per verniciare piccoli oggetti metallici (ad esempio lattine e tubetti di dentifricio.